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L'elettrostimolazione nella riabilitazione equina

L'elettrostimolazione, in fisioterapia veterinaria ha 3 applicazioni principali: il trattamento del dolore, la stimolazione muscolare, la promozione della riparazione tissutale. Raramente l'elettrostimolazione è usata come singola terapia, in genere è abbinata alle terapie manuali e all'esercizio. Per stimolare i nervi sensoriali o motori, la frequenza deve essere bassa (<250 Hz) con un'appropriata durata delle pulsazioni e intensità sufficiente a stimolare i nervi. In commercio si trovano vari tipi di elettrostimolatori per la TENS, usata per alleviare il dolore e la NEMS per la stimolazione/rilassamento muscolare. Per la stimolazione di muscoli o nervi vengono usati in genere 2 elettrodi, il cui posizionamento dipende dall'effetto che si vuole ottenere: sul ventre muscolare, sulle sue estremità, su punti di agopuntura, sopra le radici dei nervi spinali, direttamente sull'area dolorante. Gli elettrodi si applicano interponendo il gel tra questi e la pelle rasata del soggetto. La TENS o elettroanalgesia, provoca sollievo dal dolore aumentando il flusso ematico in loco, bloccando le terminazioni nervose dolorifiche e provocando rilascio di sostanze oppiacee in seguito a stimolazioni a bassa frequenza. La TENS viene usata in queste situazioni: dolore acuto post intervento, stiramenti legamentosi, fratture, dolore da lavoro, dolori muscolo-scheletrici cronici, compreso dolore spinale e nevralgie. L'effetto più evidente si ha in situazioni di dolore moderato, superficiale e localizzato. La parte da trattare deve essere rasata per ottenere il contatto con gli elettrodi. Il trattamento iniziale deve durare una ventina di minuti per far abituare il soggetto, poi può essere aumentato ad un'ora. Gli elettrodi possono essere posizionati sull'area dolorante o sul nervo che innerva la parte o sulla sua radice, su trigger point o su punti di agopuntura. La NEMS (neuromuscolar electrical stimulation) agisce sulle contrazioni muscolari e viene usata in queste situazioni: nell'atrofia muscolare, per ottenere allungamento muscolare, nella rieducazione funzionale, nel ricovero post-operatorio, per il riassorbimento di edemi, nella riabilitazione neurologica in seguito a danni al nervo. La pelle deve essere rasata. Gli elettrodi possono essere posizionati in due modi. Il primo consiste nel mettere un elettrodo sopra il punto motorio, facendo passare 1 Hz di corrente, dopo che è stato individuato il punto del muscolo che reagisce di più, vi si applica l'elettrodo, il secondo elettrodo dispersivo o indifferente, può essere posizionato in qualsiasi parte del corpo, abbastanza vicino al muscolo che viene trattato. Questo secondo elettrodo deve essere grande, in modo da disperdere sulla sua superficie l'intensità della corrente e da non provocare una risposta motoria o sensoriale. Altro metodo è posizionare 2 elettrodi di uguali dimensioni alle due estremità del muscolo. I trattamenti sono giornalieri e durano 3-5 settimane in base al caso. L'elettrostimolazione non deve essere usata sull'addome di femmine gravide, in aree infette o ferite (chirurgicamente o accidentalmente), sugli occhi e sulle gonadi. Tratto da un articolo della dott.ssa Valentina Taccini-Fisioterapia Veterinaria Pisa

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